E’ ARRIVATO L’INVERNO: 5 CONSIGLI PER PRENDERSI CURA DELLA BATTERIA


La batteria è il “cuore” dell’auto. Lo era in passato, e lo è ancora, anzi in misura maggiore se si considerano tutte le attuali tecnologie elettroniche di bordo.

Per questo, con l’arrivo dell’inverno, prendersi cura della batteria del proprio autoveicolo è un’operazione di massima importanza.

Ma come si può preservare la batteria durante la stagione fredda? Ecco qualche semplice accorgimento:

  • Controllare mensilmente il livello dell’elettrolito (nello specifico si tratta di acido solforico) se, ovviamente, non si tratta di batteria sigillata.
  • Mantenere pulito il vano batteria e l’involucro esterno: nel tempo, la polvere crea uno strato conduttivo tra i morsetti che può aumentare considerevolmente il tasso naturale di auto-scarica.
  • Controllare lo stato dei morsetti ed eventualmente proteggerli dall’ossidazione con grasso di vasellina, o grasso al rame.
  • Controllare, se presente, la tubazione di scarico dei vapori dell’acido solforico,
  • Ricaricare regolarmente la batteria per evitare che si scarichi a fondo. Qualora si disponga di una presa elettrica in garage o nella propria rimessa, si raccomanda l’uso di un buon carica batterie intelligente, automatico con tecnologia di mantenimento e con dispositivo di fine carica, a prova di scintille e inversione di polarità. Infatti grazie alla tecnologia di mantenimento, i carica batterie possono essere lasciati collegati alle batterie per mesi senza preoccuparsi di nulla.

Ma quali sono i fattori in grado di influire sui tempi di vita media della batteria?

  • La temperatura:

La vita attesa di una batteria è stata redatta in base alle specifiche Eurobat alla temperatura di 20°C. Utilizzare la batteria con una temperatura sopra i 20°C riduce anche notevolmente la vita attesa della batteria, con riduzione della vita del 50% per ogni 10°C d’aumento costante della temperatura.

  • Lasciare inattiva la batteria (solfatazione per autoscarica)

Una caratteristica di tutte le batterie al piombo acido è quella dell’autoscarica: se non utilizzate per lunghi periodi, si autoscaricano. Questo accade molto spesso con le auto d’epoca o il rimessaggio invernale dei veicoli, delle motociclette e dei veicoli elettrici e carrelli da golf. Quando si vorrà riutilizzare la batteria, nonostante si tenti più volte di ricaricarla, non funziona più: la batteria si è solfatata, ovvero gli elettrodi si sono rivestiti di cristalli a base di piombo-zolfo abbastanza grandi da non poter più essere rimossi durante il periodo di ricarica.  Tale processo (solfatazione) è praticamente irreversibile e condanna la batteria ad una fine prematura. La solfatazione è però facilmente evitabile tenendo la batteria sempre al 95/100% di carica, utilizzando, come già anticipato, adeguati caricabatteria con funzione di mantenimento di carica.

N.B. La batteria quando è carica misura 13,5-13,8 Volt. Se misura 12 Volt la batteria non è carica!

  • Scaricare le batterie oltre il loro limite massimo (corrosione elettrodi)

Ogni volta che la batteria viene scaricata oltre il limite massimo, una frazione degli elettrodi si corrode, depositandosi sul fondo della batteria stessa e determinando, di conseguenza, una progressiva minore superficie di scambio tra elettrolita ed elettrodo ed una minore resistenza meccanica degli elettrodi.

  • Sovraccarica (distruzione dell’elettrolita)

Sovraccaricare la batteria è un altro errore grave, in quanto i suoi effetti spesso non sono visibili. Erogando una corrente costante indipendentemente dallo stato della batteria causerà, nelle batterie standard o sigillate, l’evaporazione in breve tempo (ore) dell’elettrolita, o nel caso di batterie al Gel, la formazione di cavità (bolle di gas) nell’elettrolita gelificato.

 

Sono pochi semplici accorgimenti che, mettendoli in atto, aiutano a preservare la vita delle batterie.
E se poi doveste avere ancora qualche dubbio, potrete sempre contare sul Team Arcangeli!