Il compito del sistema Start-Stop è ridurre il consumo di carburante e le emissioni di anidride carbonica e altri composti nocivi spegnendo automaticamente il motore quando si è fermi, ad esempio ai semafori o in un ingorgo. Le auto con Start-Stop non sono una novità, ma il sistema stesso è stato ricoperto da molti miti. Ne presentiamo alcuni e spieghiamo perché non sono veri.
MITO 1: Un veicolo con sistema Start-Stop funzionerà bene anche con una batteria tradizionale, a condizione che i suoi parametri siano simili a quelli della batteria Start-Stop utilizzata in precedenza.
La batteria di un’auto dotata di sistema Start-Stop deve essere sempre sostituita con una batteria realizzata con la stessa tecnologia, ovvero con una batteria speciale progettata per questo tipo di veicolo. L’utilizzo di una normale batteria aumenta il rischio di guasto e il fatto che il guidatore, soprattutto dopo una lunga sosta, non avvii il motore. Questo perché il motore di un veicolo con funzione start-stop viene acceso e spento molto più spesso durante la guida, soprattutto in condizioni urbane, quindi la batteria che lo supporta deve essere molto potente. Nelle auto con tecnologia Start-Stop funzionano bene le batterie realizzate con tecnologia AGM, con 4 volte l’efficienza ciclica o batterie EFB con 3 volte l’efficienza ciclica (rispetto alle batterie tradizionali). È importante sostituire sempre una batteria AGM con una batteria AGM e una batteria EFB con una batteria EFB.
MITO 2: la tecnologia Start-Stop ha un effetto negativo sulla batteria, la scarica più velocemente, il che spesso rende impossibile avviare l’auto.
I componenti del sistema di avviamento, come il motorino di avviamento e la batteria, nei veicoli con sistema Start-Stop funzionano più frequentemente che nei veicoli convenzionali, ma sono preparati per questo – hanno anche degli standard di produzione più elevati. Inoltre, le vetture con tecnologia Start-Stop sono dotate di uno speciale sistema di gestione della batteria e dell’energia (BMS) che monitora lo stato di carica della batteria e consente di spegnere il motore nell’ambito della funzione Start-Stop, a condizione che è possibile riavviarlo. Il sistema monitora anche altri parametri necessari per valutare le condizioni della batteria. Ciò significa che se la batteria sta per esaurirsi, la funzione Start-Stop viene esclusa in automatico.
MITO N. 3: Il motore di un’auto start-stop non si avvia velocemente come in un veicolo tradizionale. E poiché il conducente attende più a lungo il riavvio del motore, non si muoverà rapidamente, il che in alcune situazioni può essere pericoloso.
Le auto moderne con tecnologia start-stop reagiscono così rapidamente alla pressione del pedale della frizione o al rilascio del freno che il conducente non avverte alcun ritardo all’avvio. È importante che il conducente reagisca rapidamente a un cambiamento della situazione stradale: è principalmente responsabile di eventuali ritardi nella partenza. L’avviamento stesso nel caso del sistema Start-Stop è più rapido grazie all’utilizzo di nuove tecnologie (motorino di avviamento/alternatore).
MITO 4: Il sistema Start-Stop, nonostante le assicurazioni delle case automobilistiche, di fatto aumenta il consumo di carburante e aumenta le emissioni nocive.
Questo mito è stato smentito, ad esempio, da una ricerca condotta dall’American Automobile Association , che ha dimostrato che il sistema Start-Stop consente un risparmio di carburante – soprattutto in città – a livello di circa il 5-7%. Potrebbe non sembrare molto, ma per le persone che guidano un’auto principalmente in condizioni urbane (tenendo conto dell’intero ciclo di vita di un determinato veicolo), il risparmio sarà conteggiato in migliaia di litri di carburante. Ciò significa – soprattutto in tempi di prezzi elevati nelle stazioni di servizio – un vantaggio misurabile.
D’altra parte, l’affermazione di un aumento delle emissioni di anidride carbonica e di altre sostanze nocive è stata contraddetta, ad esempio, da uno studio condotto da ricercatori del Politecnico di Madrid. Il test è stato eseguito su due veicoli identici: uno aveva un sistema Start-Stop attivo e nell’altro il sistema era spento. Entrambi i veicoli percorrevano lo stesso tragitto. Durante il test sono state prese in considerazione anche variabili come le differenze nello stile di guida, il volume del traffico e la temperatura di funzionamento del motore. Qual’era il risultato? Le emissioni di anidride carbonica della vettura con il sistema Start-Stop inserito erano inferiori del 20%.